Privazione del sonno: cause, sintomi e rimedi

Stefano Di Pietro • 3 marzo 2023

Ogni volta che passiamo una notte insonne le nostre giornate diventano un incubo. Ce ne accorgiamo già al risveglio, con l’umore che non è proprio al massimo, uno stato d’animo che spesso ci accompagna anche nelle ore seguenti, quando al lavoro, nello studio o in altri momenti ci sentiamo stanchi e non riusciamo ad essere troppo concentrati. La privazione del sonno influisce negativamente sulla qualità della vita, per questo non dobbiamo sottovalutare le problematiche che ne derivano. Non dimentichiamo mai che dormire è un esigenza vitale; in quelle ore la mente e il corpo continuano ad avere un’attività che, se si svolge compiutamente, ci consente di recuperare e rafforzare le energie fisiche e mentali. Se pensi di non aver dormito abbastanza bene e a sufficienza, potrebbe essere il caso di capire se tu non sia stato in grado di rispettare il tuo orologio biologico. Spostare continuamente l’ora in cui cominciamo ad abbandonarci ai sogni è proprio ciò che non andrebbe fatto, perché favorirebbe la carenza del sonno. Per questo la routine ci fornisce un valido aiuto: rispettiamo con regolarità l’inizio del riposo notturno e il momento in cui decidiamo di svegliarci, diventerà una piacevole abitudine salutare.

Perché restiamo svegli

Non esiste un numero di ore di sonno perfetto e adatto a tutti. Età, condizioni di salute, attività fisica e impegno mentale sono i parametri di riferimento che ci possono aiutare a definire meglio il quadro. I bambini e gli adolescenti hanno bisogno di 9-10 ore di riposo notturno, gli adulti circa 8. Questi sono i tempi che dovremmo dedicare al dormire per rispettare le funzioni cognitive e lo sviluppo del cervello, altrimenti rischiamo di incorrere in alcuni disturbi, come perdita di memoria, tremori, calo dell’attenzione e tanti altri che possono incidere negativamente sul sereno svolgimento delle occupazioni quotidiane. Il sonno si può interrompere per diversi motivi. In alcuni casi, soprattutto quando la veglia notturna è transitoria, i responsabili sono l’assunzione di alcol e caffeina o l’uso dei dispositivi elettronici prima di addormentarsi. Non è sempre facile riconoscere gli effetti negativi di queste consuetudini, ma abbandonandole e sostituendole con esercizi rilassanti e con un po’ di buona volontà possiamo scongiurare il pericolo di una notte passata con gli occhi aperti. C’è anche chi decide di togliere qualche ora al sonno per dedicarsi a dei passatempi e molti altri che, al contrario, per lavoro sono costretti a orari che inevitabilmente compromettono il ritmo sonno-veglia. Possiamo aggiungere all’elenco le malattie respiratorie derivanti da infezioni, che rappresentano un ulteriore inconveniente. La prima cosa da fare per porre rimedio ai problemi riguardanti la privazione del sonno è quella di rivolgersi al proprio medico: è assolutamente determinante. Non perdete tempo e ai primi sintomi informatelo dettagliatamente.


La camera da letto: un sistema di riposo organizzato

L’ambiente in cui riposiamo, andrebbe curato con la massima attenzione: spesso ci sono elementi di disturbo che andrebbero individuati e cambiati. La camera da letto deve essere un luogo ben organizzato per favorire il giusto riposo; vediamo alcuni consigli pratici.

Maschera per gli occhi e tappi per le orecchie ci isolano da luci e suoni, quando questi diventano fastidiosi; regoliamo la temperatura sui 18° circa per mantenere l’ambiente fresco; diffondete un profumo leggero che, come quello della lavanda, concili uno stato di calma.

Il materasso e i cuscini devono essere dei buoni alleati per almeno un terzo della nostra vita; vanno scelti attentamente, con l’assistenza degli esperti che ascolteranno le vostre esigenze e vi consiglieranno l’opzione migliore (consultate il catalogo di Morfeus, troverete tante ottime soluzioni come Innova che grazie alla struttura a cellula aperta traspirante risulta estremamente confortevole). La biancheria da letto assume lo stesso ruolo centrale, sono a stretto contatto col corpo e quindi è preferibile privilegiare materiali di qualità. Dormiteci sopra e al mattino ritroverete il buongiorno.

Autore: Digital Factory Italiaonline 6 marzo 2023
L’insonnia in Italia
Autore: Stefano Di Pietro 3 marzo 2023
Hai dormito male e non sai perchè? Capita a molte persone di avere un cattivo rapporto con la gestione del riposo notturno. Pensiamo che sia sufficiente sdraiarsi sul letto per cadere nelle braccia di Morfeo, ma questo sogno non sempre diventa realtà. I motivi per cui non accade sono molti e ricadono spesso nella sfera di alcune scorrette abitudini quotidiane o serali, a cui non diamo molta importanza, ma che se fossimo così bravi da riuscire a cambiarle potremmo ricominciare a provare quella piacevole sensazione di benessere al risveglio mattutino. Proviamo a verificare insieme il grado di attenzione che dedichiamo alla preparazione del buon sonno, cosa sbagliamo e come possiamo rimediare.
Autore: Stefano Di Pietro 3 marzo 2023
Per il nostro organismo il cambio di stagione è un periodo complesso da affrontare. Ci sentiamo un po’ più fragili rispetto agli altri periodi dell’anno. Nonostante che ci ritroviamo ciclicamente nella stessa situazione, non riusciamo ad adattarci con tempestività al sopraggiungere dell’instabilità meteorologica, delle variazioni, spesso improvvise, di luce e temperatura, che, come ormai sappiamo, influiscono negativamente sul nostro equilibrio psicofisico. A risentirne di più sono la qualità del sonno e la capacità di svolgere serenamente le normali azioni quotidiane. Quando ci ritroviamo nel passaggio tra inverno e primavera ed estate e autunno, riviviamo la stessa condizione: quella di individuare i rimedi più adatti per ritrovare la giusta energia per il giorno e la tranquillità per la notte. L’insonnia è un problema che va affrontato con particolare attenzione, perché la sua risoluzione influisce positivamente sulla sensazione di benessere che possiamo vivere nell’intero arco delle ventiquattrore. Cosa bisogna fare? Dobbiamo sintonizzare di nuovo i ritmi del nostro orologio biologico interno (ciclo circadiano) con la realtà esterna, adottando una piccola strategia che ci può restituire il sorriso. È necessario concentrare l’attenzione soprattutto sulle abitudini, che, se rimodulate efficacemente, ritorneranno ad essere un punto di forza. Servono un po’ di impegno e di elasticità mentale, ma i risultati potrebbero essere decisamente incoraggianti.